Trame e tessitura nel mondo antico
L’arte di filare, tingere e tessere al tempo degli Etruschi
Dalla pecora alla tunica – un percorso spiegato con ricostruzioni di reperti come fuseruole, conocchie, rocchetti, pesi e fusi, ma anche coltellini, forbici, aghi e colori naturali per tingere la lana. Oggetti che rappresentano uno degli aspetti più identificativi del soggetto femminile all’interno della comunità etrusca.
Le attività domestiche quotidiane della donna etrusca e non solo – anche di elevato ceto sociale- erano la filatura e la tessitura della lana e delle fibre vegetali. Già in epoca villanoviana, i corredi delle tombe femminili contengono frequentemente numerosi rocchetti e fuseruole di diversi materiali, come anche molti altri oggetti associati all’elaborazione della lana e del lino. L’attività della tessitura, del resto, è documentata negli scavi degli abitati da numerosi pesi da telaio di varie forme e dimensioni: a ciambella, a disco e troncopiramidale, di norma realizzati in terracotta.
Un piccolo squarcio sulla vita quotidiana della donna etrusca.
Testo: Magalì De la Reyna