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IPOTESI RICOSTRUTTIVA DI UN OPLITA ETRUSCO/ROMANO

Periodo storico: 525 – 480 circa aC

Oplita etrusco-romano di fine VI inizio V sec aC
Ricostruzione ipotetica di un oplita etrusco/romano di fine VI – inizio V sec aC

Foto Valeria Bignami

– Aspis ispirato a originale rappresentato su lastra ceramica di area cerite (Cerveteri)

Lancia (dory) oplitica basata su studi di Matthew (A storm of spears 2012) lunghezza complessiva 2,44. Come puntale ho optato per uno semplice di forma conica in ferro, che risulta molto più diffuso – in ambito etrusco – rispetto a quelli in bronzo di ispirazione greca (Cherici 2021 et alii). Visto l’utilizzo di un puntale non molto pesante, il punto di equilibrio risulta più alto rispetto a una classica dory oplitica. Asta in frassino con diametro tra i 2,6 cm (sezione centrale e terminale puntale) e i 2,4 cm (sezione terminale punta). Peso complessivo 1,258 kg. Peso asta 880 gr

– Elmo corinzio basato su un reperto conservato a Monaco di Baviera e proveniente dal Sud Italia (500-490 aC).

– Tebenna rossa fermata su una spalla con fibula di tipo Certosa, come da reperti conservati in vari musei (Villa Giulia et alii) tipica del periodo rievocato.

– Xiphos basato su reperti di area greca, rapportabili a livello iconografico con armi manesche rappresentate su varie ceramiche prodotte in Etruria da artigiani di provenienza greco-orientale e su pitture di periodo successivo (IV secolo) da Tarquinia

– Chitone ispirato a iconografia presente su varie lastre ceramiche di area cerite (Lastre Campana, Louvre), fermato con una cintura a tavolette ispirata alle stesse lastre

– Come da rappresentazioni coeve, il guerriero è scalzo. Non si ricordano attestazioni iconografiche che testimoniano l’uso di scarpe/calcei in associazione all’uso di schinieri, almeno per quanto riguarda il periodo rievocato e l’iconografia etrusca.

– Armatura cd a campana, ispirata a originali di area greca

Armatura, schinieri, elmo e cuspide lancia sono repliche commerciali che spero di implementare quanto prima

WIP ovviamente, tante modifiche e migliorie da fare (fondi permettendo ehehe).

Dove possibile ho usato ESCLUSIVAMENTE fonti del periodo (525 – 475 aC) e dell’area compresa l’Etruria del sud e Roma

Giulio Ranaldi

FONTI ORIGINALI UTILIZZATE PER LA RICOSTRUZIONE

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